“Non si ha vera democrazia là dove l’accesso all’istruzione non è garantito in misura pari per tutti”. PIETRO CALAMANDREI.         

Svettano le frecce tricolori sull’Altare della Patria, il rombo dei motori degli aerei si mescola al fumo denso e iridescente. Gli occhi al cielo, il cuore in gola, SIAMO ITALIANI!!!

Sventola l’ibrido dei colori e da lontano pare di ascoltare Michele Novaro mentre compone sul cembalo le prime note sui versi di Mameli. Ogni 2 giugno celebriamo un rito che ha una sacralità laica di uno straordinario valore. La nostra Costituzione è ammirata, studiata e copiata in ogni angolo del mondo da qualsiasi paese che intraprende il difficile ma esaltante cammino verso la democrazia. Siamo tutti figli della Costituzione italiana la legge fondamentale della nostra Patria.

La Costituzione assicura a noi tutti le libertà fondamentali e i diritti universalmente riconosciuti. È una grande madre che abbraccia i suoi figli. Essa è stata scritta dai Padri Costituenti ma è vergata col sangue dei partigiani che diedero la vita affinché tutti noi potessimo godere della libertà, il bene più prezioso sempre e ovunque. In questi tristi giorni, disorientati dal peso del lockdown scaturito dal diffondersi del coronavirus, abbiamo sperimentato sulla nostra pelle l’importante della libertà e il suo valore insostituibile. Ma abbiamo anche riscoperto un affetto troppo spesso dimenticato, l’amore per il nostro Paese. Una Patria che ha saputo reagire con un senso di appartenenza e responsabilità mai visto prima. Ci siamo sentiti fieramente italiani, abbiamo accarezzato i nostri eroi che combattevano in prima linea, ci siamo riuniti a coorte contro un nemico subdolo e invisibile.

E il cuore della nostra Carta Costituzionale e del nostro amato Paese è sicuramente la scuola, laica, libera e democratica.

Quest’ anno nonostante le limitazioni imposte dal distanziamento sociale, la nostra scuola ad indirizzo musicale in partenariato con alte scuole ha dato vita ad un progetto dì rete volto a celebrare nel modo più degno la Festa della Repubblica del 2 giugno. I nostri alunni suoneranno l’inno di Mameli, ovvero il canto degli italiani e il silenzio militare. Sarà un modo per essere uniti da nord a sud, condividendo gli stessi valori di Patria e le stesse speranze in un futuro dai colori iridescenti dell’arcobaleno.  Dal profondo del nostro cuore, in un momento in cui siamo obbligati alla distanza, abbiamo voluto far sentire invece la nostra vicinanza alla Repubblica, all’Italia tutta, al Presidente Mattarella.

Per questo, con capofila la Scuola Media Statale San Giovanni Bosco di Somma Vesuviana, è nata un’iniziativa diversa, originale, davvero unica con la collaborazione delle Scuole Statali ad indirizzo musicale di Napoli e provincia. Ci siamo uniti, tutti insieme ed hanno aderito in tanti: ben 15 scuole, una platea scolastica di circa 15.000 alunni.

Ogni scuola ha messo a disposizione le proprie competenze, ogni scuola è intervenuta con gli strumenti musicali materia dei propri indirizzi musicali.   È nata così un’orchestra sinfonica a distanza con decine e decine di giovani musicisti che nel video suoneranno insieme ma a distanza e tutti insieme l’Inno Nazionale. Al termine una studentessa leggerà la lettera di saluto al Presidente della Repubblica, on. Sergio Mattarella ed all’Italia tutta.

 

Clicare sul link per poter vedere il video realizzato dagli alunni https://youtu.be/MPsRld__958